Sfiorarsi con gli occhi e le parole davanti a una tazzina.
Cosa c’entra il caffè con San Valentino?
C’entra, c’entra. Lo evidenzia il consorzio di tutela del Caffè Espresso Italiano Tradizionale, che si è rivolto a un sociologo dell’Université Paris V Descartes, Massimo Cerulo, per delineare il ruolo della bevanda come facilitatrice di rapporti personali e d’amore.
“Sorseggiando il caffè si conversa fra pari, sorridendo – fa notare il sociologo -. Ci si rapporta all’altro costruendosi reciprocamente una forma di realtà libera, ludica e gratuita che mette tra parentesi ricchezza e posizione sociale, erudizione e fama, capacità eccezionali e meriti dell’individuo”.
“In un appuntamento di fronte a una tazzina di caffè la socievolezza è quella forma di conversazione che si manifesta da subito: aiuta a rompere il ghiaccio, a formulare le prime frasi e domande, affinché inizi una prima conoscenza, permette di sfiorarsi con gli occhi e le parole”.
E allora il 14 febbraio, più che mai, evviva il caffè
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